Appena il sole inizia ad affacciarsi timido oltre i bordi verticali del canyon, l'aria frizzantina di inizio primavera comincia a lasciare spazio a un flebile tepore. La parete rocciosa a poco a poco si anima di versi gutturali, preludio di un grande spiegamento d'ali. Le prime correnti ascensionali si formano negli anfratti semicircolari delle gole e i grifoni spiccano il volo, abbandonando le cengie di pietra dove hanno trascorso la notte. In breve tempo agganciano le termiche, innalzandosi a rapidi centri concentrici nel cielo terso, sospinti da penne lunghe e rigide, ideali per il volo planato. Sostenuti da un'apertura alare che sfiora i 3 metri, questi incredibili uccelli possono percorrere centinaia di chilometri lasciandosi cullare dai venti, alla ricerca di una carcassa di cui nutrirsi...